Zerbetto: "Troppe lacune nel decreto Balduzzi su LEA e pubblicità"

Scritto da Alessio Crisantemi Venerdì 16 Novembre 2012 su GiocoNews

ric 1Firenze - “L’Anci promuova una commissione permanente specifica sulla materia per predisporre una loro proposta sulla regolamentazione del gioco a livello locale che includa le necessità delle amministrazioni locali”. È l'appello lanciato dal professor Riccardo Zerbetto, esperto nel recupero dei giocatori patologici, intervenuto al convegno di oggi di Anci in Toscana.

“Ricordo – aggiunge - un importante convegno ben dodici anni fa nel quale come associazione Alea di cui ero presidente avevamo proposto un confronto con le parti sociali, ma coinvolgendo gli operatori, perché ho sempre creduto che la soluzione del problema possa arrivare soltanto dalla concertazione e dal confronto tra le parti in causa. Si può arrivare a soluzioni concrete soltanto basandosi sui tre pilasti della politica, degli operatori del gioco e delle parti sociali. Quello che è sempre mancato è stato il ruolo della politica e anche se ci aspettavamo qualcosa in più dal governo Monti, ci siamo ritrovati con un piccolissimo intervento di fronte a una montagna di situazioni che avevamo presentato e documentato. Abbiamo inserito il gioco patologico nei Lea, ma è impensabile pensare che si possa finanziare con fondi pubblici, in un momento in cui si vanno a tagliar i posti letto negli ospedali. Ci sono esperienze formidabili all'estero con strutture finanziate direttamente dal settore del gioco e nel nostro paese potevamo contare sulla struttura e la grande competenza dei Sert, che hanno sul recupero dei tossicodipendenti, ma il non aver specificato nel decreto Balduzzi chi si deve occupare di questi aspetti è una grave lacuna.

Altra lacuna è quella della pubblicità, perché anche se non siamo più ai tempi dell'antichità, quando venivano esiliati i giocatori di azzardo, e ora che la società è abituata a tollerare la spesa in giochi, non si può pensare di promuoverlo in maniera troppo massiccia.

Il decreto doveva inizialmente inserire dei messaggi dissuasivi sui prodotti di gioco, come avviene per le sigarette, poi però si è aggiunta la voce secondo la quale se non ci sarà posto per scrivere tali messaggi, allora il concessionario può scrivere tali messaggi sul proprio sito internet. Cosa molto importante.

La cosa più rilevante del decreto è che annuncia un secondo provvedimento entro 120 giorni dalla pubblicazione del primo, nel quale indicare le misure da prendere per la disciplina dei locali di gioco. Per questo dico che Anci deve promuovere una commissione permanente specifica sulla materia per predisporre una loro proposta sulla regolamentazione del gioco a livello locale, che includa le necessità delle amministrazioni locali. Per sottoporre le proprie necessità all'attenzione del governo e dei Monopoli di Stato, i quali a loro volta presidieranno il comitato che dovrà suggerire interventi sulla base dei risultati ottenuti dai controlli effettuati sul territorio”.


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