Eurispes: gli adolescenti "vivono incollati" tra TV e computer

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L'adolescente italiano vive "incollato" alla tv e al pc e usa il cellulare come un "prolungamento" di se stesso. E' il ritratto delineato dal rapporto Eurispes sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza 2011, presentato a Roma.


Secondo l'indagine, la Tv continua ad avere il primato di media più utilizzato dagli adolescenti italiani: solo il 4,1% non la guarda mai. Quattro ragazzi su dieci (42%) sono davanti allo schermo almeno da 1 a 2 ore al giorno e complessivamente il 24,5% ne fa una forte fruizione che va da 2 a 4 ore (18,3%) ad oltre 4 ore (6,2%).



A contendere il primato della Tv è il computer, che non viene mai usato solamente dal 4,8% dei ragazzi. In questo caso però il numero dei fruitori "forti" aumenta: il 23,6% usa il pc da 2 a 4 ore e circa il 12% per più di 4 ore. Alle stelle anche l'utilizzo di Internet: solo il 7% dei ragazzi non naviga mai, il 37,7% lo fa da 2 a 4 ore (24,4%) e oltre 4 ore al giorno (13,3%).


Internet, esperienza totalizzante
Internet ha di fatto sostituito per gli adolescenti italiani la tv, la lettura, lo sport, il telefono e il cinema, diventando di fatto una esperienza totalizzante: da quando ha la possibilità di accedere in Internet, il 52,6% dei ragazzi dichiara di guardare meno la televisione, il 35,2% di parlare meno al telefono ed il 36,4% di andare meno al cinema. E alcuni dati sono preoccupanti: ben il 46,1% dei ragazzi legge di meno da quando utilizza Internet, il 21% sta meno all'aria aperta, il 14,3% parla meno con i genitori e il 9,8% vede meno i suoi amici.

Giovani a rischio cyber-dipendenza
Un rapporto quello di Eurispes che parla di dati allarmanti sul rischio cyber-dipendenza tra i giovani. Uno dei rischi del sempre più diffuso utilizzo della Rete è l'Internet Addiction Disorder (IAD), che sta ad indicare la dipendenza psicologica dal web, che si manifesta con caratteristiche specifiche, come il bisogno di rimanere connessi alla Rete il maggior tempo possibile e la presenza di sintomi di astinenza. Indagando la possibilità che nei ragazzi si sviluppi tale tipo di cyberdipendenza, è emerso che il 42,5% controlla continuamente la posta elettronica o Facebook sperando che qualcuno gli abbia inviato un messaggio. Allarmante poi che la metà dei ragazzi intervistati (49,9%) dichiari di perdere la cognizione del tempo quando è on line, dimenticandosi di fare altre cose.


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